Impresa
Azienda che negli anni ’80 ha brevettato una specifico sistema di cottura. Questa innovazione ha incontrato nel tempo un grande successo, arrivando ad oggi ad essere diffusa in più di 85 paesi del mondo.
Il contesto
Data la diffusione del proprio brand a livello mondiale, la sua protezione tramite registrazioni di marchi e di nomi a dominio sono sempre state attività centrali nella strategia di tutela della Proprietà Industriale del azienda.
Il caso
Nel corso degli anni alcuni distributori hanno registrato a proprio nome i nomi a dominio corrispondenti al marchio dell’azienda nelle estensioni dei rispettivi Paesi, collegando ad essi i relativi siti internet.
Questo è avvenuto fino a quando l’azienda ha ritenuto opportuno intestarli a proprio nome e ottenere la gestione diretta del proprio portafoglio nomi a dominio, per risultarne a tutti gli effetti il titolare e poterli gestire in autonomia.
Nel farlo si è imbattuta nella resistenza dell’ex distributore per il territorio francese, ora distributore di prodotti concorrenti, che si rifiutava di cedere la gestione del nome a dominio nell’estensione .fr, registrato a proprio nome nonostante fosse corrispondente al marchio dell’azienda.
La soluzione
Dall’analisi effettuata del portafoglio marchi dell’azienda e tenendo contro dell’assenza di diritti della controparte e dei rapporti intercorsi in passato tra i due soggetti, è stato scelto di attivare presso il registro AFNIC, che gestisce l’estensione dei nomi a dominio .FR, una procedura di riassegnazione di nome a dominio.
Tale procedura amministrativa permette al richiedente di ottenere la riassegnazione di un nome a dominio a proprio nome qualora riesca a provare la sussistenza di tre condizioni: di vantare diritti in relazione al nome a dominio contestato; l’assenza di diritti sul nome a dominio contestato da parte dell’attuale titolare dello stesso; la malafede nella registrazione e nell’uso del nome a dominio contestato da parte dell’attuale titolare.
Il risultato
La richiesta di riassegnazione è stata accolta, essendo state dimostrate le tre condizioni necessarie, e il registro AFNIC ha provveduto a riassegnare il nome a dominio contestato a nome del azienda affidandogli anche la gestione dello stesso.
Questo risultato ha consentito di collegare il proprio sito internet a tale nome a dominio, migliorando la propria presenza istituzionale su internet, aumentando la propria visibilità sul territorio francese, eliminando il rischio di confusione con i prodotti dei concorrenti precedentemente pubblicizzati tramite un nome a dominio corrispondente al proprio marchio, evitando quindi anche perdite di potenziali clienti.
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